Abbiamo deciso di iniziare a scrivere degli articoli su ciò che circola su web. Non vogliamo convincervi di nulla, non vogliamo vendervi nulla, vogliamo solo iniziare a farvi ragionare con la vostra testa, seguendo dei ragionamenti base semplicissimi. Ciò che analizzeremo oggi, è il ragionamento per cui si chiede a gran voce di chiudere i market cinesi dove si vendono pipistrelli e cani.
Partiamo dal perché della richiesta. “Chiudiamoli perché il virus è partito da li”. E’ vera questa affermazione? SI al 90%. Il famoso “salto di specie” di questo virus, con altissima probabilità, è avvenuto in uno di questi mercati, più precisamente nella provincia di Hubei e, per essere ancora più precisi, nella città di Wuhan. Nel nostro mondo occidentale, è impensabile mangiare un cane o un pipistrello. Sentire che in un altro paese molto lontano succede invece quasi tutti i giorni, ci fa rabbrividire e gridiamo allo scandalo. Sappiate però, che in India ci sono quasi 1 miliardo di persone che gridano allo scandalo sapendo che noi mangiamo le mucche! Nessuno di quel miliardo di persone ha mai chiesto a gran voce o fatto petizioni per vietare la vendita di mucche nei nostri mercati occidentali. Non ci avevate mai pensato vero? Eppure è così. In India le mucche sono sacre. C’è addirittura la pena di morte in alcuni casi per chi causa loro del male. Avete mai sentito di petizioni e azioni dell’India contro il resto del mondo che consuma regolarmente carne di mucca? Eppure durante il periodo del morbo della mucca pazza, avrebbero potuto farci chiudere tutti i mercati che vendevano carne di mucca, ma non lo hanno fatto perché rispettano le culture diverse dalle loro. Cosa che noi, non stiamo facendo in questo momento. Non stiamo rispettando una cultura diversa dalla nostra. Stesso discorso per il maiale nei paesi arabi: avete mai sentito di crociate o petizioni per vietare la vendita del maiale nel resto del mondo? No! Perchè rispettano la nostra cultura.
Torniamo a noi. Come è avvenuto il salto di specie di questo virus dal pipistrello all’uomo? E’ ancora allo studio l’esatta causa, ma ad oggi quella più probabile è tramite il sangue di un pipistrello infetto. Con altissima probabilità, un mercante è entrato in contatto con il sangue di un pipistrello affetto da coronavirus e poi, non lavandosi le mani e toccandosi il volto, quel sangue tramite gli occhi o la bocca è entrato in circolo nel suo corpo (o in quello di un cacciatore, non possiamo saperlo con certezza). Se un pipistrello infetto viene acquistato e poi cucinato, ci si infetta? NO! Perché le alte temperature di cottura, ucciderebbero il virus. Avete presente quando mangiate il vostro adorato Sushi in ristoranti giapponesi a 14,90 Euro all you can eat? Bene, c’è un rischio (basso, ma c’è) che quel pesce crudo contenga qualche batterio più o meno dannoso per il vostro organismo, potrebbe causarvi una colica, dissenteria, vomito o febbre. Se lo stesso pesce venisse cotto, il rischio scomparirebbe. Quindi, secondo il vostro ragionamento, se la prossima epidemia avesse come “ospite” un salmone, tutti i mercati che vendono salmone andrebbero chiusi e ne andrebbe vietata la vendita.
E se invece il virus dal pipistrello fosse passato all’uomo tramite uno speleologo in una grotta durante un’operazione di salvataggio? E’ impossibile? NO! Al contrario, è possibilissimo. Il problema non è una cultura lontana che prevede il consumo di pipistrelli, ma nel ritardo con cui una nazione (in questo caso la Cina) ha dichiarato al mondo di avere un problema che non sapeva come arginare, soprattutto dopo che i suoi cittadini avevano viaggiato e, con molta probabilità, portato il contagio già altrove. Queste cose nel mondo sono sempre accadute (parliamo delle epidemie e dei virus che mutano) e generalmente quando accadono tendono ad essere devastanti, perchè per quanto ne possiamo sapere, essendo una nuova mutazione va studiata da capo e capita nei suoi meccanismi, per impedire che in futuro faccia milioni di morti. Se il mercato di Wuhan fosse stato chiuso, tutto questo non sarebbe successo! SBAGLIATO. Sarebbe potuto succedere ugualmente, vedi l’esempio fatto ad inizio paragrafo con lo speleologo nella grotta. Se fosse entrato ed i pipistrelli impauriti per scappare lo avessero graffiato o mordicchiato? Il salto di specie sarebbe occorso ugualmente, solo che non sarebbe successo in questo periodo ma magari fra 5 anni. Il rischio che sarebbe successo era lo stesso con o senza il mercato di Wuhan operativo. Per quanto ne sappiamo attualmente di biologia e micro-biologia, una pandemia può scaturire in qualsiasi momento e grazie alla più strana ed impensabile delle ipotesi.
In sostanza, impariamo a rispettare le altre culture differenti da noi. Non giudichiamo sentenziando quando neanche la scienza, ad oggi, è riuscita a ricostruire al 100% com’è nato tutto questo. Leggiamo, scegliamo le fonti da cui attingere con molta attenzione, verifichiamo sempre le informazioni ed evitiamo di condividere notizie non certe. Impariamo semplicemente a ragionare, come abbiamo provato a fare in questo articolo.
Fonti utilizzate nell’articolo: https://www.sciencedaily.com/releases/2020/03/200317175442.htm (science daily – coronavirus has a natural origin) – https://www.vox.com/2020/3/4/21156607/how-did-the-coronavirus-get-started-china-wuhan-lab (Vox.com – con molti riferimenti cronologici e link ad articoli scientifici utili a ricostruire l’accaduto passo per passo) – https://it.wikipedia.org/wiki/Anisakis (per l’esempio del pesce crudo)
Foto utilizzata nell’articolo: Fonte Wikimedia Commons